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Fondazione

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Costruire una fondazione – John Fulljames

Il testo che segue è tratto da “Walton – A Celebration – 2002″, pubblicato dal William
Walton Trust nel marzo del 2000. Una guida completa su Walton nel Centenario della sua nascita: l’uomo, la sua musica e lo sviluppo della sua eredità.

Il William Walton Trust occupa una posizione di rilievo nel Regno Unito, grazie al ruolo attivo che gioca nella gestione di progetti educativi ed artistici e al sostegno che offre alla promozione della musica britannica. Dalla costituzione nel 1984, l’impegno del Trust è costantemente aumentato: le masterclass estive a Ischia sono diventate un appuntamento annuale assieme a progetti di formazione comunitari nel Regno Unito.

Il Trust sostiene inoltre la promozione della musica di Walton in tutto il mondo, offrendo consulenza, informazioni e supporto, assicurando così che le opere del compositore, in particolare quelle meno conosciute, siano accessibili al più vasto pubblico possibile. Il Trust è stato fondato a fianco della Fondazione Walton italiana, responsabile della gestione della casa, dei giardini e delle masterclass di Ischia. Dal 1990 il Trust è stato gestito dal direttore artistico Stephannie Williams, in stretta collaborazione con Lady Walton.

Uno dei primi progetti portati avanti dal Trust è stato la registrazione delle opere complete per la Chandos. L’opera risultante, completata nel 1995 con la produzione Opera North di Troilus & Cressida, è un bene inestimabile per la promozione della musica di Walton in tutto il mondo. Il Trust ha anche avuto un ruolo decisivo nella preparazione di edizioni critiche di opere che altrimenti non sarebbero mai state eseguite sui palcoscenici delle nostre sale da concerto. Gli arrangiamenti di Christopher Palmer, tra cui il Quartetto d’archi e le prime scene delle colonne sonore per As You Like It, Hamlet, Henry V e Richard III hanno favorito l’ascolto di queste composizioni ad un pubblico molto più ampio.

Sir William Walton è nato e cresciuto a Oldham, e il Trust è stato attivamente coinvolto nella realizzazione annuale dell’Oldham Walton Festival fin dalla sua nascita nel 1993. Il festival è diventato un luogo di pellegrinaggio per i fedeli di Walton con la presentazione di molte prime di opere sconosciute a fianco del repertorio più tradizionale. Ogni anno il
festival si è concentrato su un diverso aspetto dell’eredità artistica di Walton. Nel 1990 un archivio ufficiale Walton è stato fondato a Ischia, raccogliendo lettere, fotografie, manoscritti e cimeli, così come premi e collezioni personali di Sir William.
L’archivio offre ora una grande risorsa sia per studiosi che appassionati e completa la raccolta di partiture autografe presso la Yale University e la raccolta di corrispondenza con l’editore conservata presso gli archivi della Oxford University Press. L’archivio è stato particolarmente prezioso nella preparazione della William Walton Edition, nuova edizione delle partiture a cura della Oxford University Press e della versione di Opera North di Troilus & Cressida, che ripristinata da molti dei tagli effettuati dal Sir William per la produzione Royal Opera nel 1976. L’archivio si trova in una piccola stanza adiacente alla Sala presso La Mortella, ma solo una parte del materiale è attualmente in esposizione permanente. La collezione è in continua evoluzione e viene continuamente aggiornata con ulteriore materiale che viene alla luce. Come La Mortella stessa, che si è evoluta da una cava di pietra sterile di un rigoglioso giardino tropicale, così l’archivio è cresciuto grazie un lavoro di amore supportato da un’attenta pianificazione a lungo termine.

Il Trust ha sostenuto una serie di pubblicazioni che hanno attinto dalle risorse documentaristiche conservate a La Mortella.
In particolare, la guida di Lady Walton ai giardini de La Mortella e Pot Pourri – una guida divulgativa su Walton a cura Michael Aston. Il Trust ha sostenuto poi la pubblicazione di due volumi in vista delle celebrazioni del Centenario, nel 2002: Oxford University Press ha pubblicato Sir William Walton – Una vita per immagini e lettere selezionate di Sir William Walton di Humphrey Burton e Maureen Murra, a cura di Malcolm Hayes.

Negli ultimi anni, il Trust è stato attivamente coinvolto in progetti di educazione musicale con le scuole del Regno Unito. Molti di questi progetti sono stati generosamente sostenuti da PowerGen, che ha iniziato una continua collaborazione con il Trust nel 1995 con la sponsorizzazione di una serie di concerti in tutto il paese.

La collaborazione con PowerGen punta specificamente a facilitare l’organizzazione di attività musicali creative all’interno delle scuole. Un primo progetto con la City of Birmingham Symphony Orchestra è stato dedicato al lavoro di Walton Henry V, in una scuola dove non era previsto l’insegnamento della storia della musica. Come risultato del progetto, la scuola ora prevede l’insegnamento della musica una volta a settimana. Nel 1998 il Trust ha sviluppato un progetto in collaborazione con la Royal Liverpool Philharmonic Society e il Liverpool Institute for Performing Arts supportato da PowerGen.

Il progetto, che ha coinvolto 11.000 bambini delle scuole dell’area di Liverpool, del Galles del Nord e Cheshire s’intitolava ‘Avventure in Musica’ ed esplorava i temi del viaggio. La musica dalla Christopher Columbus Suite è stata il punto di partenza per gli alunni, che ha continuato poi a comporre il proprio viaggio musicale. Il culmine del progetto è stata una settimana di residenza da parte della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra nella Philharmonic Hall, durante la quale tutte le scuole partecipanti hanno potuto ascoltarne l’esecuizone della Suite. In seguito alcune delle scuole sono tornate nella Hall per ascoltare l’esecuzione delle opere che avevano composto.

L’opera di Walton si è dimostrata ideale per il lavoro di formazione nel Regno Unito. La sua musica ha spesso forti legami con la pellicola e con la narrativa, legami che sono stati utilizzati per offrire ai giovani l’esperienza di un nuovo mondo. Nel corso del 1999 il Trust è stato coinvolto in progetti di educazione in Hertfordshire e Kent con la City of London Sinfonia, con la Royal Philharmonic Orchestra a Nottingham e Coventry al Teatro di Belgrado. Questo lavoro è proseguito nel corso del 2000.

Il Trust ha guidato la pianificazione strategica delle celebrazioni del Centenario per il 2002, anno in cui molte organizzazioni hanno omaggiato Walton e la sua musica è stata programmata in molti festival e stagioni di concerto. Uno dei concerti di apertura delle celebrazioni è stato dato dalla London Symphony Orchestra al Barbican.

Il nucleo del South Bank Festival è stato un ciclo di grandi opere orchestrali con la Philharmonia diretta da Richard Hickox, mentre piccoli eventi celebrativi hanno riempito gli spazi molti spazi espositivi, sale e teatri del South Bank. Il Festival ha raggiunto il culmine il 29 marzo, la data di nascita di Sir William. I grandi concerti per orchestra sono stati eseguiti alla Symphony Hall di Birmingham.

Il centenario è stato festeggiato anche a Oxford, dove Walton aveva studiato. Il Christ Church Bach Choir e la Oxford University Press hanno organizzato una serie di eventi che comprendevano una mostra della collezione Cecil Beaton di fotografie di Walton e la Sitwell, attualmente ospitata presso la Scuola Christ Church Cathedral.

Il Festival di Oldham, durante l’autunno del 2002, ha fatto parte di una celebrazione molto più ampia nell’area del Nord. Concerti di grandi orchestre, ensemble e cori, sono stati accompagnati dall’esecuzione dell’Opera North di Troilus & Cressida che ha aperto il Festival a Leeds e concluso la stagione di Manchester. Il programma del Festival comprendeva anche una produzione di The Bear.

Le celebrazioni del Centenario hanno offerto un’opportunità senza precedenti per valorizzare e riaffermare l’importanza di Walton nella storia musicale Novecento. Con l’inizio del nuovo millennio, il Trust continuerà a sviluppare progetti educativi nelle scuole e nelle comunità in tutto il Regno Unito, favorendo così la formazione di un pubblico che costituisca un gruppo vitale.